Tra Parole Ostili - Generazioni Connesse - BastaBufale

Il nostro obiettivo è quello di sperimentare con i ragazzi il mix di segnali che devono imparare a cogliere in Rete prima di credere, inoltrare o far loro una notizia.

Miur – Un manifesto contro le bufale, per permettere alle ragazze e ai ragazzi di difendersi dalle false notizie che circolano in Rete. Lo hanno presentato oggi a Roma la Presidente della Camera, Laura Boldrini, e la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, dopo l’accordo lanciato lo scorso maggio a Montecitorio fra la Camera dei deputati e il MIUR. 


Il manifesto punta a contrastare uno dei rischi più frequenti durante la navigazione in Internet: quello di incappare in notizie non verificate o false, la cui circolazione può creare rischi per la società o diventare pericolosa per le persone. Un fenomeno che si può battere solo dando alle nuove generazioni gli strumenti per risalire alla fonte delle notizie e distinguere le informazioni corrette da quelle scorrette. Di qui la cassetta degli attrezzi che il Miur proporrà alle scuole secondarie di I e II grado, per un totale di oltre 4,2 milioni di studenti, portando negli istituti scolastici l’iniziativa ‘Basta Bufale’.

  • Condividi solo notizie che hai verificato.
  • Usa gli strumenti di Internet per verificare le notizie. 
  • Chiedi le fonti e le prove. 
  • Chiedi aiuto a una persona esperta o a un ente davvero competente.
  •  Ricorda che anche internet e i social Network sono manipolabili.
  • Riconosci i vari tipi e gli stili delle notizie false.
  • Hai un potere enorme: usalo bene.
  • Dai il buon esempio, non lamentarti del buio, ma accendi la luce


“Il fenomeno delle fake news ha radici strutturali e non va sottovalutato: danneggia la collettività e la qualità del dibattito pubblico, che è parte della qualità della democrazia. L’educazione delle nuove generazioni è la prima soluzione di lungo termine a questa questione”, ha sottolineato la Ministra Valeria Fedeli. “Fornire alle nostre giovani e ai nostri giovani conoscenze e competenze, strumenti e chiavi di lettura della realtà vuol dire porre le basi della loro cittadinanza, che vogliamo attiva e responsabile. Anche quella digitale. I giovani di oggi sono nativi digitali, ma non devono essere consumatori passivi di tecnologia, quanto piuttosto consumatori critici e produttori consapevoli di informazione e conoscenza. È un principio cardine anche del nostro Piano nazionale per la scuola digitale. Le nuove generazioni devono saper valutare l’informazione, riconoscere l’attendibilità delle fonti, comprendere dinamiche e regole che intervengono sulla circolazione e sul riuso di tutte le storie che vengono presentate come notizie. Devono rifiutare un linguaggio aggressivo, d’odio e avere rispetto dei diritti altrui dentro e fuori la Rete. Noi adulti, noi che componiamo la comunità educante, dobbiamo avere strumenti, conoscenze e competenze per sostenerli. La formazione e l’aggiornamento sono indispensabili. Come Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca siamo impegnati sul fronte dell’educazione civica digitale attraverso una serie di azioni eterogenee e complementari”.

Sono convinta che la strada da intraprendere per proteggere i nostri ragazzi e le nostre ragazze – e non solo loro – dalle insidie di un uso distorto del web sia la formazione. E dunque è a scuola che il tema va trattato. Le fake news non sono goliardate, ma un pericolo per la nostra società. Basti pensare a quelle sui vaccini, alle cure mediche improvvisate o alle truffe online”, ha dichiarato la Presidente Laura Boldrini. “La disinformazione inquina il dibattito democratico, alterando l’opinione pubblica e violando il diritto delle persone a una corretta informazione. Per questa ragione è necessario che le istituzioni intervengano e mettano in campo misure e politiche per un uso responsabile e consapevole del web. Vorrei che questo progetto consentisse ai nostri studenti di difendersi dalle false notizie attraverso un impegno attivo da parte loro. Mi piacerebbe che sviluppassero un maggiore senso critico e una cultura della verifica. Vorrei che diventassero dei veri e propri ‘cacciatori di bufale’, dei ‘detective del web’”.

“Generazioni Connesse” – www.generazioniconnesse.it, attivato per promuovere un corretto uso della Rete e contrastare il cyberbullismo – il MIUR ha dedicato proprio al tema delle cosiddette fake news un personaggio della campagna in corso sui “Super Errori” del web che identificano gli errori più comuni compiuti dalle e dai ragazzi in Rete. Il 27 ottobre scorso, presentando il Piano nazionale per l’educazione al rispetto, sono state diffuse le Linee guida per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo. Grazie ad un accordo con la Camera dei Deputati nelle scuole è già stata inviata la Dichiarazione dei diritti in Internet, per promuovere una corretta educazione civica digitale. Sempre su questo fronte, il Ministero ha stipulato anche altri accordi-chiave come quello siglato il 18 ottobre con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana a Roma che mette al centro la cultura dell’informazione e della correttezza delle fonti, in chiave anche di contrasto all’illegalità.


Per offrire una risposta educativa sul tema del linguaggio dell’odio in Rete il Ministero ha invece rilanciato nelle scuole il Manifesto delle Parole Ostili (http://www.paroleostili.com/).