Selfie, istantanee della generazione 2.0

Selfie - Istantanee dalla generazione 2.0 è diventato un libro edito da exodus Avamposti



Selfie” è il nome del questionario che a oggi ha coinvolto oltre 35mila studenti di centinaia di scuole medie inferiori e superiori delle province di Varese, Milano, Bergamo, Pavia, Mantova, Cremona, Cosenza e Potenza dal gruppo di lavoro promosso dal Centro Semi di Melo, formato dalla Fondazione Exodus e dalla Casa del Giovane di Pavia.

Marcello Esposito, Simone Feder, Anna Polgatti e Franco Taverna scrivono che l’obiettivo «è quello di consegnare nelle mani di docenti, genitori e ragazzi una serie di riscontri concreti presi dalla vita reale degli adolescenti della loro scuola e di spunti di approfondimento per la pianificazione di interventi di miglioramento da realizzare proprio a partire dalle loro caratteristiche, dai loro punti di vista e dalle loro fragilità». “Selfie”, infatti, racconta di ragazzi e ragazze che solo nel 41% dei casi si confronta con un genitore perché preferisce farlo con un amico; che nel 40% dei casi va male a scuola perché vive in un contesto monoparentale; che il 45% dei ragazzi ha conosciuto persone tramite i social network; che il 65% degli under 18 usa lo smartphone in classe anche se non potrebbe; e infine, che l’84% dei bambini sotto i 10 anni ammette di aver iniziato a giocare d’azzardo – comprando un “Gratta e vinci” – grazie ai genitori.

Presentato in forma sperimentale nell’anno scolastico 2014/2015, il questionario “Selfie”, sottoposto attraverso un software e un link online, è stato implementato grazie al supporto dell’Università Bicocca di Milano, in particolare delle professoresse Laura Terzera del dipartimento di Statistica e Metodi Quantitativi e Gianna Serafina Monti del dipartimento di Economia, Metodi Quantitativi. È anche intervenuta la professoressa Vittoria Cerasi dell’Università Bocconi. In vari istituti italiani “Selfie” è stato utilizzato per conoscere i teenager attraverso le risposte che loro stessi hanno dato negli ambiti di indagine: i dati personali, il tempo libero, l’uso di smartphone e social network, il budget settimanale, il rapporto con il gioco d’azzardo, quali sono i comportamenti a rischio, quale immagine hanno del proprio corpo e la loro relazione con il cibo e, infine, la realizzazione di sé.