Ci ha molto incuriosito l'esito di un post lanciato su Facebook e finalizzato a coinvolgere le famiglie sul tema delle regole per gestire al meglio una casa digitale.
In particolare il nostro Manifesto Digitale oltre ad aver riscontrato un discreto successo ha ovviamente generato qualche critica e diversi spunti di riflessione.
A molti non è piaciuto utilizzare la lettura come punizione per aver infranto il regolamento domestico. Se da un lato ci trova d'accordo la preoccupazione da rischio "odio leggere", dall'altro siamo ancora convinti che mettere in relazione il mondo digitale con la scoperta, seppur forzata, di un buon libro può generare una contrapposizione che dia i suoi frutti.
Infatti sono pochissimi i ragazzi che in autonomia acquistano un libro e iniziano a leggere dall'età di 9-10 anni.
La scuola è il veicolo principale e alzi la mani chi non si è lamentato davanti ai "libri da leggere per le vacanze".
Comunque visto che il campione di persone raggiunte dal manifesto, 5.300 , ha in diversi casi sottolineato questo aspetto come non positivo, ne terremo conto nella prossima edizione della nostra piccolo proposta di regole.
Solo il 4% delle persone raggiunte che hanno considerato il Post attraverso, commenti, like o quesiti via Messenger, sono uomini. Come se il mondo maschile sia completamente estraneo al fenomeno, forse arroccato nella sua convinzione che il "digitale per noi non ha segreti".
Ci aspettavamo maggiore attenzione dai papà e questo ci ha davvero sorpreso in negativo.
Forse l'aspetto educativo è davvero una cosa solo femminile ?
Cari uomini occhio perché il modello educativo si costruisce meglio in due, a maggior ragione in un campo dove i fenomeni pericolosi legati alla rete come il Cyber Bullismo, hanno indicatori molto sbilanciati tra mondo femminile maschile.
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