ALIMENTAZIONE DIGITALE

La colpa è di Apple. Google e Facebook ..... o è la nostra ?



Molti Media e associazioni si scagliano su chi guadagna soldi grazie a Social, APP e dipendenza da Smartphone. C’è poi la generazione di genitori cresciuta con il dilemma se la Coca Cola o la Nutella facessero male, e ancora continua a chiederselo.

I genitori saggi rispondevano “basta non esagerare” e finiva li. Oggi potremmo dire la stessa cosa ma è davvero così per l’alimentazione Digitale?

Siamo capaci di capire se nostro figlio è dipendente dal suo smartphone e possiamo prevenire o intervenire su un uso eccessivo? 

 Un'indagine del Common Sense Media ha rilevato che metà degli adolescenti si sentiva dipendente dai loro dispositivi, con il 78% che controllava i propri dispositivi almeno ogni ora e il 72% si sentiva sotto pressione per rispondere immediatamente alle notifiche. Il 44% ha dichiarato di essere online "quasi costantemente".

Molti genitori sono in conflitto con i figli per l'uso degli smartphone dei loro ragazzi. Ma dobbiamo focalizzare meglio l’attenzione sul come lo utilizzano, è importante conoscere, sapere e confrontarsi con loro su come accedono alla Rete e quanto ne sanno.

Se l’obiettivo si sposta sui più giovani dobbiamo correre ai ripari e tarare ancora meglio i nostri ragionamenti
Mentre le impronte digitali (in rete parliamo di identità digitale o web reputation) sono considerate una responsabilità, se gestite bene possono essere una risorsa. Le impronte digitali possono mostrare identità, abilità e interessi. Questo è importante in un'epoca in cui i datori di lavoro verificano le identità dei candidati prima di tutto dalla Rete. Lo sarà ancora di più in futuro e dobbiamo farlo capire ai bambini perché loro oggi hanno spostato l’asticella verso il basso in termini di età.
In questo contesto, avere una identità digitale può essere vantaggioso rispetto a chi l’ha gestita male o non se ne è mai preoccupato.
Stiamo con fatica diventando genitori digitali che lavorano sulle strategie per mantenere la sicurezza online, ma abbiamo bisogno di ulteriori indicazioni su come costruire una identità digitale positiva.
Per non demonizzare la Rete e iniziale un dialogo corretto con i più piccoli per prepararli ad un utilizzo consapevole del mondo digitale, ai bambini potrebbe essere insegnato che i loro interessi, le loro capacità e abilità potrebbero essere le basi della loro professionalità futura e condividerli gradualmente nei contesti giusti una ricchezza e non un pericolo.
Insegnare ai bambini a curare i loro risultati, le competenze e alcuni aspetti della loro identità digitale aiuterebbe a prepararli per una migliore presenza online.

QUANDO INIZIARE L'EDUCAZIONE all’identità digitale?
Ci sono quattro ragioni per cui i due ultimi anni della scuola primaria sarebbero il momento ideale per iniziare a insegnare ai bambini l’identità digitale:
1.      Non hanno queste informazioni e non sono a conoscenza di cosa è una identità digitale e come può diventare una risorsa positiva per il loro futuro
2.     i bambini di questa età passano dalla modalità gioco a usi più creativi e generativi di Internet e dei social media
3.       Apprendono gran parte di queste info fuori dal contesto familiare
4.    Ci si sta orientando sempre più e troppo solo al concetto Sicurezza online, rischi dimenticando che consapevolezza e conoscenza oggi equivalgono a opportunità domani.
Una delle risposte che mi ha più affascinato chiedendo a dei bambini cosa è per loro internet è:
“Internet può cambiare il mio futuro!”
Credo che questo sia il confine tra come plasmare insieme risorse, rischi, responsabilità e opportunità per i bambini. 

Essere le loro guide per curare una presenza online positiva che aiuti il loro futuro.